Ogni volta che parlo dei limiti dei Modelli Statici di Asset Allocation (i Lazy Portfolio per intenderci) e di come sia possibile superarli, impiegando Modelli Dinamici di Selezione e di Allocazione, il primo pensiero è: “ma sta roba è complicata… ne vale davvero la pena?”
Lasciamo che siano i numeri a parlare.
Iniziamo da una versione semplificata di un portafoglio Golden Butterfly, dove ho allocato il 40% su un Azionario (un ETF su S&P500), il 40% su Obbligazionario (un ETF su un indice Obbligazionario su durata > 20 anni) e il 20% su Oro. Si tratta di una versione “semplificata”, dato che un Golden Butterfly divide quel 40% Azionario su Small Cap e Large Cap, e quel 40% Obbligazionario su scadenze Lunghe e Medie, ma il risultato è sostanzialmente lo stesso.
Ho effettuato l’analisi dal 2007 ad oggi e valorizzato il risultato in Euro. Inutile mostrartelo in Dollari (come fanno la maggior parte dei siti e selle piattaforme, create per un’utilizzatore americano): siamo investitori Europei, e dobbiamo accettare l’impatto che il cambio EUR/USD può avere sul nostro portafoglio (a meno che non decidiamo di hedgiare questo rischio).
Il risultato di ogni Modello è già stato depurato dal Survivorhip Bias.
Ed ecco il risultato prodotto da questo Modello Statico di Asset Allocation (...è il Lazy Portfolio Golden Butterfly di cui ti ho parlato poc’anzi).
Storicamente il risultato è interessante, specie se analizzato sotto un profilo di Rendimento/Rischio: 8% di CAGR, un Max Drawdown di 15.7%, e uno Sharpe Ratio di 0.65
…ma non si può ignorare la “palude” in cui è finito negli ultimi due anni (che ho evidenziato nel riquadro rosso che vedi qui sopra).
Ma la difficolta di questi ultimi due anni si estende a qualunque Lazy Portfolio, e la ragione è che la correlazione tra Azionario e Obbligazionario sta cambiando…
Negli ultimi 20 anni, queste due Asset Class hanno sempre mostrato una certa decorrelazione (riquadro rosso qui sopra, con valori che oscillano intorno allo zero), smorzando la volatilità di ogni Lazy Portfolio. Negli ultimi due anni la correlazione è tornata positiva, con letture simili a quelle che abbiamo osservato dalla metà degli anni 70 ai primi anni 2000 (evidenziate nel riquadro giallo che vedi qui sopra).
Una correlazione positiva, NON significa che questi portafogli non guadagneranno più: semplicemente NON lo faranno con la stessa regolarità esibita negli ultimi 20 anni, con dei Drawdown che saranno sempre più simili a quelli di un Portafoglio Azionario.
Come se ne esce?
Smettendo di ragionare sulle correlazioni tra Asset Class e iniziando a ragionare sulle correlazioni tra Modelli che lavorano su quelle Asset Class.
Torneremo su questo punto, nella giornata di Sabato 28 Ottobre a Verona (…se non ti sei ancora iscritto, clicca qui per prenotare il tuo posto in sala o per acquistare la registrazione non appena sarà messa a disposizione)
Ora proseguiamo con il confronto tra questo Lazy Portfolio e un Portafoglio Dinamico.
Senza alterare questa Allocazione 40% Azionario, 40% Obbligazionario e 20% Oro, andiamo a sostituire questi ETF con dei Modelli Dinamici di Selezione: ho preso alcuni dei Modelli che ho spiegato nel mio ultimo 📚 libro “Portafogli per l’Investitore”, ed in particolare…
40% sul Modello Momentum su ETF Obbligazionari
40% Azionario, diviso tra:
20% sul Modello Low Beta sulle azioni di S&P500
20% sul Modello Momentum Nasdaq 100
20% sul Modello che ruota due ETF: uno su Oro e uno sulle Commodities
Se vuoi approfondire meglio su che cosa si basano questi modelli dinamici, ti lascio alla lettura del libro: qui mi limito a mostrarti un confronto tra questi due portafogli
Il CAGR di questo portafoglio sale all’11.3%: si tratta di 2.3 punti di sovraperformance su un Lazy Porafoglio che condivide la medesima allocazione 40-40-20. Ed è stato ottenuto con Max Drawdown che è rimasto stabile al 15.3%: lo Sharpe Ratio sale ora a 0.84 (da 0.65).
…ma in soldoni, di che stiamo parlando?
Nei 17 anni presi in esame, partendo da un capitale di 100.000 € questo portafoglio avrebbe registrato un profitto di 500.773 € mentre il Lazy Portfolio si sarebbe fermato a 264.770 € (è la prima riga della tabella qui sopra, dove nelle prime due colonne puoi esaminare le metriche del portafoglio e nelle ultime due, quelle del suo benchmark – il Lazy Portfolio).
…parliamo della metà: questo è il costo della pigrizia (Lazy).
Se restringiamo l’analisi solo sugli ultimi anni (il libro è stato inviato all’editore all’inizio del 2022: per questa ragione, tutte le analisi presentate in quelle pagine si fermano in quei giorni), puoi farti un’idea delle sovraperformance rispetto ad uno dei migliori Lazy Portafoglio, di uno dei portafogli più semplici, che impiega qualche Modello Dinamico di Selezione.
Il grafico sulla destra, mostra anche stavolta l’anno in corso (2023), cosi puoi cogliere meglio cosa è successo negli ultimi mesi (in azzurro il portafoglio disamico, a confronto con la linea grigia che traccia il portafoglio Golden Butterfly).
Qui puoi osservare la sovraperformance di questo portafoglio, espressa come differenza % rispetto al Lazy Portfolio: in questo 2023, parliamo di una sovraperformance dell’8.2 %, del 10.8% nel 2022 e dell’11% nel 2021, del 5.8% nel 2020. Nel 2019, invece, avrebbe chiuso un’annata migliore il Lazy Portfolio, con una differenza di 4.4 punti percentuali.
E sto semplicemente usando i modelli descritti in un libro da 29€: se ti stai chiedendo se questi sono i modelli migliori possibili, credo che puoi darti una risposta da solo.
Ma se questo è il risultato di uno di quelli più semplici, com’è andato uno di quelli più complessi?
Ecco qua…
“Nell’ultimo anno ha guadagnato meno di quello del libro!“
Si, ma ha chiuso il 2022 positivo… e se osservi la regolarità, ti rendi subito conto che parliamo di qualcosa di differente. Il CAGR sale al 16.8%, il Max Drawdown resta stabile al 15.5%, e lo Sharpe Ratio sale a 1.82
In questo Portafoglio più complesso, stiamo impiegando un Modello Dinamico di Allocazione, con un sistema di Risk ON / Risk OFF che cambia allocazione al verificarsi di tensioni sui mercati, quindi recuperiamo dinamicità su entrambi i Modelli: sulla Selezione degli Asset da includere in portafoglio e sulla Allocazione del capitale tra i diversi asset (che non è più fissato al 40-40-20).
Ma poi… di che complessità stiamo parlando?
Qui puoi vedere il numero di posizioni aperte oggi (siamo a Risk OFF) e il numero di posizioni che di solito sono aperte quando siamo a Risk ON: stiamo parlando di 5 ETF nel primo caso, e di 7 ETF e 8 Azioni nel secondo caso.
Come vedi la “complessità” non ha nulla a che fare con l’impegno richiesto a seguire un portafoglio del genere: parliamo di pochi minuti, una volta al mese, dove andare a controllare se c’è da sostituire uno strumento con un altro.
Ma devi avere compreso a fondo cosa stanno facendo questi modelli, se vuoi impiegarli con la giusta consapevolezza… ma spiegarteli per metterti nelle condizioni di poterli utilizzare, è il nostro lavoro.
Questi ultimi anni hanno scardinato un pò di assunzioni su cui tanti investitori hanno costruito i propri portafogli: una tra tutte, la correlazione negativa tra Azionario e Obbligazionario degli ultimi 20 anni.
È tempo di iniziare a chiedersi se un approccio STATICO alle scelte di Asset Allocation, sia ancora una scelta corretta, o se non sia il caso di ripensare qualcuna di queste scelte e cambiare approccio alle Scelte di Investimento.
Costruire il proprio Portafoglio ⚠️ IN AUTONOMIA, si può fare…
Ma richiede qualche accorgimento in più che scegliere le 3 Asset Class di un Lazy Portfolio e ribilanciarle 4 volte all’anno (come ti hanno raccontato finora).
Vuoi scoprire quali vantaggi può offrirti l’impiego di Modelli DINAMICI nella costruzione di Portafoglio?
Vorresti iniziare a fare scelte di Investimento più CONSAPEVOLI, scoprendo che cosa funziona davvero, e SAPENDO CHE COSA FARE in ogni scenario futuro?
È di questo che abbiamo parlato nella giornata di formazione:
🎯Strategie per Investire, controllando il Rischio
È stata una bella maratona (dalle 9:30 alle 19:00, con oltre 350 slide) e se te la sei persa, seguendo questo link puoi ora acquistare la ⚠️ REGISTRAZIONE integrale di questa giornata di formazione, alle STESSE CONDIZIONI che abbiamo offerto ai partecipanti in sala.
Si, sto parlando di una riduzione del 🔥 70% di quella che era la quota di partecipazione a questo corso…
(clicca sul pulsante qui sotto👇, e se è ancora attiva, allora vuol dire che sei arrivato in tempo… altrimenti l’hai persa)
Questi sono alcuni momenti della giornata: “Strategie per Investire controllando il Rischio”: abbiamo provato a raccontartela con qualche foto, ma stavolta ne valeva davvero la pena…
In questa giornata insieme, ti abbiamo mostrato Strategie DIVERSE da quelle che hai usato finora.
Strategie che si basano su Modelli DINAMICI di Selezione e di Allocazione del capitale sui diversi Asset su cui dedicare di investire.
Modelli di Selezione che ti indicheranno di posizionarti su un ETF sulle Commodities, se questa Asset Class sta salendo con una certa decisione (come nel 2022)
Modelli di Selezione che ti indicheranno su quale durata investire su Obbligazionario, spostandoti da scadenze Lunghe a Brevi, o su Obbligazioni Indicizzate all’Inflazione.
Al contrario di quello che vogliono farti credere, Investire NON significa prevedere il futuro, ma ascoltare il mercato.
Se in questo momento il mercato sembra premiare un investimento sulle scadenze brevi, un modello efficace non dovrà fare altro che assecondarlo. E quando sarà il momento di spostarsi sulle scadenze lunghe, sarà il modello a indicartelo, nel prossimo ribilanciamento di Portafoglio.
Modelli di Allocazione che adatteranno la tua esposizione su ognuna di queste Asset Class, e al verficarsi di certe condizioni cambieranno l’allocazione da Risk ON a Risk OFF (evitando di mantenere una posizione su Azionario se il mercato sta scendendo come è successo nella prima parte del 2022)
Questi sono alcuni dei contenuti che abbiamo approfondito in questa giornata di formazione:
✅ Perché un approccio sistematico alle scelte di Investimento
✅ Asset Allocation Statica: i Lazy Portfolios sono ancora una soluzione possibile?
✅ Il portafoglio 40-40-20 a confronto con gli altri Lazy Portfolios: esiste un Survivorship Bias?
✅ Oltre il rendimento: parliamo della sostenibilità di un investimento
✅ Perchè il ribilanciamento periodico è così importante
✅ Cosa si intende per Asset Allocation Dinamica (e perché NON significa fare market timing)
✅ Evitare il Selection Bias (con un approccio Walk Forward)
✅ Modelli Quantitativi di Selezione
✅ La gestione del Survivorship Bias
✅ Modelli Quantitativi di Allocazione
✅ Siamo Europei che investono in Dollari: Neutralizzazione o Gestione del Rischio di Cambio?
✅ La diversificazione geografica è utile?
✅ Bitcoin in portafoglio?
✅ La gestione del Rischio di mercato: come coprirsi?
✅ Strategie in Opzioni per controllare il Rischio di un Portafoglio
✅ Comprare Azioni “a sconto”
✅ Il ciclo di vita dell’investitore: Simulazione o Proiezione?
✅ Lifetime plan: meglio un P.I.C. o un P.A.C.?
✅ Singole Obbligazioni o ETF Obbligazionari ?
✅ Il ruolo delle Obbligazioni nella Pianificazione Finanziaria
E questa volta ho voluto raccogliere una sfida…
“Mi spieghi il Modello Dinamico più semplice che c’è, che mi faccia investire su un solo ETF, che sia replicabile senza nessuna piattaforma particolare, e che riesca a fare meglio di un ETF sul mercato Azionario USA?”
Ecco qua: nell’immagine qui sotto ho messo a confronto questo Modello (linea azzurra) con un ETF su S&P500 (linea grigia), dal 2008 ad oggi.
E scorrendo con lo sguardo nel pannello a destra (che riassume le metriche di questo Modello a confronto con il suo benchmark), vedrai che in questo periodo ha registrato un rendimento medio annuo composto (CAGR) del 14.4% contro un 11.7% di un investimento su un ETF dell’S&P 500… quasi 3 punti in più di CAGR: non sono pochi!
Cosi se ti stavi chiedendo che cosa ti porterai a casa da questa giornata, ci togliamo subito il pensiero nei primi minuti…
Da questa giornata potrai portarti a casa una montagna di idee su cui lavorare e tante indicazioni utili per migliorare i tuoi portafogli da investitore. È qui il vero valore di un corso come questo… ma se può servire a rompere ogni indugio, ora hai la garanzia che tornerai a casa da questa giornata con questo Modello da poter seguire fin da subito, senza avere bisogno di alcun strumento particolare, in completa AUTONOMIA.
E se hai letto il libro 📚 Portafogli per l’Investitore, abbiamo ripreso alcuni di questi portafogli per mostrarti come sono andati negli ultimi 2 anni.
… e tutto questo per appena 99 €
Se ti stai domandando perché abbiamo deciso di offrirti questa giornata di formazione a queste condizioni (…te la stiamo praticamente regalando), la risposta è che questo è il nostro modo di fare il primo passo.
Perché se ti piace quello che vedrai in queste 9 ore di corso, se ti piace questo approccio (sistematico) alle scelte di investimento, e se guardandoci davanti alla sala inizierai a pensare che siamo le persone giuste a cui affidare la tua formazione, allora questo sarà stato il nostro migliore investimento, perché siamo sicuri che vorrai proseguire in questo percorso di crescita insieme.
C’è chi preferisce investire in campagne sponsorizzate su Facebook, per catturare la tua attenzione… noi NON è così che vogliamo lavorare.
Preferiamo metterci in gioco in prima persona, IN SALA, e fare il primo passo, regalandoti contenuti di valore, perché è soltanto così che potrai renderti conto della differenza che c’è tra come lavoriamo in QTLab e gli altri…
⚠️ Anche se non eri in sala, oggi vogliamo offrirti la stessa possibilità di acquistare la registrazione integrale di questa giornata, con una riduzione del 🔥 70%: segui questo link 👈 (e non rimandare, perché è un’ offerta limitata)
A presto!
Luca Giusti
Ecco altri articoli che potrebbero interessarti:
Lascia un commento