A seconda del tipo di sottostante al quale sono collegati, gli ETF si suddividono in:
- Monetari;
- Obbligazionari;
- Azionari;
- Strutturati;
Investire in ETF: gli ETF monetari
Gli ETF monetari, utilizzati per un momentaneo parcheggio di liquidità, investono il loro patrimonio in titoli di stato con scadenza a brevissimo termine. Esistono ETF monetari, che possono essere sia in euro sia in valuta estera (ad esempio in dollari USD o altre valute), e costituiscono un valido strumento di investimento per evitare che sul conto corrente rimangano cifre consistenti (dopo che, con l’entrata in vigore della direttiva sui bail-in bancari, importi superiori ai 100.000 euro potrebbero essere requisiti in caso di insolvenza della banca).
Investire in ETF: gli ETF Obbligazionari
Gli ETF obbligazionari consentono di investire su un paniere di obbligazioni che hanno delle caratteristiche in comune. I vantaggi che si ottengono acquistando ETF anziché le singole obbligazioni sono sostanzialmente due:
Gli ETF che riguardano il mondo obbligazionario possono essere collegati a:
Gli ETF obbligazionari consentono di investire su un paniere di obbligazioni che hanno delle caratteristiche in comune. I vantaggi che si ottengono acquistando ETF anziché le singole obbligazioni sono sostanzialmente due:
- offrono un’interessante diversificazione interna (che permette di ridurre il rischio di portafoglio);
- per l’acquisto degli ETF non è previsto un lotto minimo. Ciò consente di investire anche cifre contenute.
Gli ETF che riguardano il mondo obbligazionario possono essere collegati a:
- obbligazioni corporate. In questo caso gli ETF replicano panieri di titoli obbligazionari emessi da aziende. Sotto questo punto di vista c’è ampia possibilità di scelta sia in termini di valuta di emissione, di tasso (fisso o variabile), di solidità finanziaria (investment grade o high yield) e di durata finanziaria.
- obbligazioni governative o sovranazionali. In questo caso occorre distinguere tra:
- Titoli di Stato Europei: questa categoria ingloba panieri diversificati di titoli di Stato emessi dai paesi dell’Eurozona. Ci possono essere:
- panieri composti solo da titoli ad alto rating (es tripla A) oppure panieri al cui interno sono presenti anche titoli con merito di credito inferiore. I primi hanno un’elevata garanzia di solvibilità, ma offrono un rendimento inferiore. I secondi, invece, hanno un’affidabilità inferiore a cui però è associato un rendimento maggiore. Nei momenti di tensione sui mercati (“risk off”), in particolare, un rating inferiore espone al rischio di una maggiore volatilità dei prezzi.
- panieri composti da titoli con ogni scadenza oppure panieri suddivisi a seconda della durata finanziaria: (da 0 a 1 anno; da 1 a 3 anni; da 3 a 5 anni; da 5 a 7 anni; da 7 a 10 anni; da 10 a 15 anni; oltre i 15 anni).
- Titoli di Stato italiani: in questo caso la suddivisione è per durata finanziaria o per tipologia di titolo (BOT o BTP);
- Titoli di Stato mondiali: sono ETF con panieri globali di emissioni del debito governativo;
- Titoli di Stato non Euro: ETF con panieri dedicati ai titoli di Stato in valute differenti dall’euro (ad esempio Stati Uniti, Regno Unito, Australia).
- Titoli di Stato emessi da paesi emergenti: ogni paniere è diversificato con emissioni di diversi paesi, rendendo così accessibili attività finanziarie difficilmente investibile per patrimoni contenuti. In questa tipologia ci sono ETF che replicano panieri con emissioni in “valuta forte”, così chiamate quando il titolo obbligazionario è quotato in dollari, oppure in valuta locale.
- obbligazioni legati all’inflazione: sono ETF con panieri di titoli obbligazionari, quotati in dollari o in euro, indicizzati all’inflazione
Investire in ETF: gli ETF sul mercato azionario
Gli Etf azionari consentono di investire su panieri/indici composti da titoli azionari. Sono particolarmente interessanti in quanto:
A seconda del sottostante a cui sono legati si distinguono in:
– ETF su azionario Italia: la maggior parte si riferiscono al nostro indice Ftse Mib anche se ci sono alcuni ETF collegati ad azioni mid cap.
– ETF su azionario Europa: a sua volta suddivisibile in Area Europa (che comprende anche i paesi al di fuori dall’area Euro) e singoli Paesi
– ETF su azionario Nord America: è una categoria ricca di panieri differenziati per mercato (Nyse o Nasdaq), capitalizzazione di mercato delle aziende e panieri coperti dal rischio cambio (hedging) legato al cambio euro/dollaro, per permettere agli operatori di investire su questi mercati tramite ETF.
– ETF su azionario Mondo: raggruppa gli ETF sull’azionario globale. E’ opportuno controllare la composizione e i pesi dei singoli paesi nell’indice replicato visto che molto spesso gli indici hanno una quota importante di azionario statunitense;
– ETF su azionario dei paesi emergenti: questa categoria viene a sua volta suddivisa in ETF legati alle borse di Africa/Medio Oriente, Asia, Centro/Sud America, Est Europa, Mondo.
– ETF su azionario settoriale: questa categoria permette di includere nel proprio portafoglio azioni di mercati sviluppati che appartengono solo ad alcuni settori (ad esempio tecnologia piuttosto che al comparto bancario, auto ecc…).
– ETF su azionario tematico: questa categoria comprende panieri azionari aggregati su temi specifici come le aziende che operano nella costruzione di infrastrutture, nella depurazione e distribuzione dell’acqua, nella produzione di energie rinnovabili, nella sicurezza informatica e robotica, nella produzione mineraria, in aziende di private equity o aziende socialmente responsabili.
– ETF su azionario Smart Beta: si tratta di ETF che, pur mantenendo un meccanismo di replica passiva, investono su panieri di titoli azionari selezionati in base a modelli quantitativi (ad esempio i titoli con maggiore momentum) o fondamentale (come la stabilità e l’entità del dividend yield). L’obiettivo è quello di ottenere un “extra rendimento” (alpha) rispetto al benchmark di riferimento.
Investire in ETF: gli ETF strutturati
Gli ETF strutturati non si limitano a replicare il benchmark al quale sono collegati ma permettono agli investitori di accedere a particolari strategie di investimento, come la possibilità di prendere posizione su un certo mercato con un effetto leva (leveraged ETF) o puntare, con o senza leva, su un ribasso del mercato (ETF short).
Le principali tipologie di ETF strutturati sono:
Questo è soltanto il secondo di una serie di articoli dedicati a conoscere meglio gli ETP (ETF, ETN ed ETC). Iscriviti alla newsletter per essere sempre aggiornato su tutti i contenuti che condividiamo qui nel blog e nel sito di QTLab.
C’è di più: il Libro…
Questo è soltanto un assaggio dei contenuto del mio nuovo libro: “Portafogli per l’Investitore”.
Tutte le analisi che ho pubblicato in queste pagine mostrano risultati già depurati della Componente FISCALE e dei Costi di Transazione: su alcuni modelli può arrivare a pesare quasi 5 punti di CAGR, quindi non puoi ignorarla quando effettui simulazioni e proiezioni (…ma ti rimando alla lettura del libro per maggiori dettagli)
Ho scritto questo libro per superare proprio questi modelli Statici di asset allocation e accompagnarti alla scoperta di Modelli Dinamici di Allocazione del tuo capitale. Hai mai sentito parlare di risk parity o di momentum?
Ti mostrerò quali sono i fattori sui quali puoi agire per generare un extra rendimento e come implementare portafogli rotazionali con l’impiego di Modelli di Selezione sul mercato azionario, obbligazionario e sulle commodities.
Ti insegnerò a neutralizzare il rischio di cambio e a controllare il rischio di mercato.
E ti guiderò nella costruzione di un Lifetime Plan, analizzando piani di accumulo e disinvestimento, mostrandoti come misurarne la sostenibilità e l’adeguatezza al raggiungimento dei tuoi obiettivi.
Il libro è stato scritto per un investitore europeo e qui non troverai le tipiche simulazioni valorizzate in dollari, perché “tanto cambia poco”: cambia eccome! Ogni modello è stato costruito su dati storici di diverse decine d’anni, depurati da survivorship bias, tenendo conto dei costi di transazione e della fiscalità.
Se non hai ancora acquistato una copia del mio libro 📚 “Portafogli per l’Investitore” allora clicca qui per ordinarlo
C’è di più: dal Libro al Corso…
Dal libro, è nata questa giornata di formazione dove approfondire alcuni dei Modelli presentati nel libro e estendere alcuni di quei ragionamenti, oltre queste pagine.
Portafogli per l’Investitore – il Corso
È una giornata di formazione VERA, con 8 ore di contenuti (siamo stati insieme dalle 9:30 alle 19:00), e sia che tu abbia già letto il Libro, oppure no, siamo sicuri che riuscirai a portati a casa tante idee interessanti e strategie da mettere in pratica.
👉 Ti abbiamo mostrato con quali strumenti puoi mettere in pratica i modelli presentati nel libro
👉 E come costruire e testare (correttamente) i TUOI Modelli
NON è stata solo di una giornata di “presentazione” del nuovo Libro: qui c’è molto di più…
Questi sono alcuni dei contenuti su cui abbiamo lavorato in questa giornata di formazione:
✅ Oltre il rendimento: parliamo della sostenibilità di un investimento
✅ Perché un approccio sistematico
✅ Asset Allocation Statica: i Lazy Portfolios sono ancora una soluzione possibile?
✅ Il portafoglio 40-40-20 a confronto con gli altri Lazy Portfolios: esiste un Survivorship Bias?
✅ Perché il ribilanciamento periodico è così importante
✅ Come si arriva ai pesi di un Modello di Asset Allocation Statica? (La costruzione di un “Regime Portfolio”)
✅ Cosa si intende per Asset Allocation Dinamica (e perché NON significa fare market timing)
✅ Selection Bias e approccio Walk Forward: le fondamenta di un approccio quantitativo
✅ Modelli Quantitativi di Selezione
✅ La gestione del Survivorship Bias
✅ Modelli Quantitativi di Allocazione
✅ Dividendi e Cedole
✅ Siamo Europei che investono in Dollari: Neutralizzazione o Gestione del Rischio di Cambio?
✅ La diversificazione geografica è utile?
✅ La stagionalità di un mercato
✅ Bitcoin in portafoglio?
✅ La gestione del rischio di mercato
✅ Dynamic exposure: la gestione dinamica della liquidità
✅ Conditional exposure su modelli di risk on/off
✅ Conditional allocation su modelli di risk on/off
✅ Strategie in Opzioni per controllare il Rischio di Mercato
✅ Comprare Azioni “a sconto”
✅ Lifetime plan: meglio un P.I.C. o un P.A.C.?
✅ Il ciclo di vita dell’investitore Simulazione o proiezione?
Se ti sei perso questa giornata, clicca qui per acquistare la registrazione (se sei arrivato in tempo troverai ancora attivo uno sconto del 🔥 70%.)
Se sei arrivato fino qui a leggere, se magari hai già iniziato a leggere il libro, e non hai ancora acquistato la registrazione di questa giornata di formazione (che a queste condizioni, ti stiamo praticamente regalando), allora probabilmente parliamo di qualcosa che non fa per te.
Se invece hai compreso il valore che c’è in una giornata come questa, non stare a pensarci troppo e inizia subito ad esaminare il materiale 📚 a cui ti daremo accesso subito dopo la tua iscrizione.
Luca Giusti
Ecco altri articoli che potrebbero interessarti:
QTLab dice
Se hai qualche domanda, postala qui di seguito, oppure scrivici una e-mail a [email protected]
Puoi anche prenotare una chiamata con qualcuno di noi, cliccando qui e scegliendo giorno e ora: https://calendly.com/qtlab/60-min?month=2023-05
Qui invece trovi tante Risorse Gratuite dove puoi approfondire meglio qualcuno degli argomenti di questo articolo: https://www.qtlab.it/p/corsi-gratis