“Un Portafoglio Azionario è la scelta migliore nel lungo periodo…”
Quante volte ho sentito questa frase negli ultimi anni. E il discorso spesso prosegue con:
“…perché nell’ultimo anno se prendevi un ETF sul Nasdaq, facevi il 40%”
Ecco, partiamo da qui per chiarire subito una questione: Se hai fatto il 40% nell’ultimo anno non sei stato bravo
É il mercato azionario che è salito del 40%, e appena comincerà a scendere, gli ridarai tutto indietro, anche questa volta.
Sai come puoi misurare l’esperienza di un investitore (o di un trader)?
Dal fatto che ti parla di RISCHIO e NON di RENDIMENTO.
E ora che abbiamo chiarito un paio di cose, se non te ne sei già andato perché ho urtato qualche nervo scoperto, cerco di mostrarti perché un Portafoglio 100% Azionario non è la scelta migliore, o quantomeno, non è una scelta che riuscirai a sostenere (anche se oggi stai pensando che tu sei una persona razionale e che riuscirai sempre a mantenere la lucidità, e nulla potrà frapporsi fra te e il tuo obiettivo).
Iniziamo da una prima simulazione: questo è un Portafoglio investito su S&P500, con ribilanciamento periodico e reinvestimento di dividendi e dei profitti (stiamo sfruttando, quindi, l’interesse composto), e valorizzato in EURO (non in Dollari come fanno tutti: se mi stai leggendo in Italiano, immagino che sia l’Euro la tua valuta di riferimento… e non è la stessa cosa). Credo che dal 2007 ad oggi possa bastare.
Guarda come sale a destra… e su questo periodo che abbiamo preso in esame, pur attraversando momenti difficili, è riuscito a registrare un CAGR dell’11.8%, e tutto sommato, se guardiamo la parte sinistra del grafico, scende, ma neppure tanto se paragonato a quanto sale dopo, no?
Ma se scorri con lo sguardo sulla tabellina alla destra del grafico vedi come il Max Drawdown sia stato del 51%, quindi significa che in un qualche momento degli ultimi 15 anni, ti saresti ritrovato con METÁ del tuo patrimonio, sul tuo conto.
…METÁ DEL TUO PATRIMONIO
Qui sono partito da un Capitale iniziale di 10.000 euro: l’idea di perdere 5.000 euro non è gradevole, ma tutto sommato credo che molti possano permetterselo… ma se fossimo partiti da 1 Milione di Euro?
Come sarebbe stata l’idea di ritrovarti con metà di quel patrimonio? Ancora “accettabile“? …perché “tanto recupera“?
Magari chiedi a quello che ti ha consigliato un Portafoglio 100% Azionario con quanto capitale lo sta seguendo lui, perché se ti dice “con 10.000 euro” quando il tuo patrimonio è di 1 Milione di Euro, allora è meglio che ti cerchi un altro a cui chiedere cosa fare.
Ma te lo faccio vedere su scala Logaritmica(…basta un click, ma è probabile che quello di prima non ne abbia mai vista una in vita sua) così puoi renderti conto meglio di che cosa è successo in questi primi anni (l’area rossa, sotto, rappresenta proprio l’andamento del Drawdown, con quel Max Drawdown che scende sotto al -50%).
vabbè, ma è stato nel 2008… quanto ricapiterà?”
Nel 2000 è stato anche peggio, nel 2020 (l’anno scorso) siamo scesi sotto al -30%, ma forse questa analisi puoi aiutarti a comprendere perché se anche Azionario rende di più, si tratta di una soluzione poco sostenibile per molti esseri umani.
In questo pannello puoi esaminare il grafico del miglior periodo di 1 anno in cui ti saresti mai potuto trovare con il tuo investimento 100% Azionario: ma guarda, va proprio dal 23/03/2020 al 23/03/2021, dove avresti realizzato un CAGR +68% (sempre valorizzando ogni conto in Euro e non in Dollari)… proprio nell’ultimo periodo abbiamo registrato la migliore finestra di 12 mesi!
(e proprio quando stavi pensando che eri stato bravo)
Ecco perché (forse) rivedrei quell’idea che magari ti eri fatto, di essere stato bravo a puntare sulle azioni nell’ultimo anno (ci scherzo un pò sopra, ma non te la prendere: ci siamo passati tutti… voglio solo farti capire che questo è un mestiere come un altro, e anche qui, come in tante professioni, non c’è molto spazio per l’improvvisazione)
Il secondo grafico ti mostra invece cosa sarebbe successo nel periodo di 1 anno peggiore degli ultimi 15 anni presi in esame: si tratta della finestra che va dal 25/12/2007 al 25/12/2008… perché non basta esaminare i guadagni e le perdite su base annuale: il periodo migliore o peggiore non va mai dal 1 gennaio al 31 dicembre, ma dal giorno X al giorno X+1 anno.
E se avessi iniziato a seguire questo Portafoglio il 25 Dicembre 2007, ti saresti ritrovato dopo 12 mesi a registrare un CAGR di – 39%… non male come partenza!
La tabella in alto a sinistra ti racconta la stessa cosa, ma in forma numerica.
Su ogni periodo di 1 anno, puoi leggere quale sarebbe stato il migliore e il peggiore CAGR, e allo stesso modo anche su ogni finestra di 3 anni, di 5, 7 e 10 anni. E come vedi, per poter vedere la voce del Worst (peggiore) CAGR salire sopra lo zero (nei 15 anni presi in esame), con un portafoglio azionario sarebbe stato necessario un periodo di almeno 5 anni.
Hai davvero tutta questa pazienza?
E puoi davvero reggere uno scenario del genere, dove potresti ritrovarti con metà del capitale di partenza, o a chiudere un’annata con un bilancio di un -39%? (…complimenti)
Ecco qui sotto la stessa analisi, ma questa volta effettuata su un orizzonte a 5 anni invece che a 1 anno.
Si vede subito come il 2° grafico (quello dell’annata peggiore) chiuda leggermente positivo: questo significa che nei 15 anni presi in esame, se avessi tenuto duro per 5 anni, anche entrando nel momento peggiore, al termine di questo periodo ti saresti ritrovato con almeno il capitale di partenza.
⚠️ Tutte queste analisi sono state realizzate su ETF veri (non su indici), valorizzate in EURO al cambio del giorno, tenendo conto dell’effettivo stacco dei dividendi e dell’effettiva disponibilità dei profitti da poter reinvestire in occasione del prossimo ribilanciamento (quindi non stiamo parlando di serie dividend adjusted di Yahoo Finance o di altre soluzioni “amatoriali”).
Ora che ti ho spiegato come si leggono queste analisi (che ho prodotto in pochi secondi sulla piattaforma Invest Studio), facciamo un confronto fra questo Portafoglio 100% Azionario e un Portafoglio che non è investito solo su Azionario, ma anche su altre asset class: ho preso un classico All Season di Ray Dalio, dove la componente Azionaria è limitata ad appena un 30%.
In grigio, il portafoglio 100% Azionario, mentre in azzurro l’andamento del Portafoglio All Season: ad un primo sguardo, la differenza in termini di rendimento è enorme (…che è poi dove si fermano tutti quelli che fanno le analisi “amatoriali”).
Già se guardo le cose su scala Logaritmica, la situazione ora non è più la stessa… qui sotto ho selezionato anche di includere l’INFLAZIONE (Inflation Adjusted) anche se nel periodo preso in esame non ha mai avuto un impatto così significativo tranne che sul finale (questi ultimi mesi)
Il Drawdown disegnato (in rosso) appare più regolare di quello del portafoglio 100% Azionario e arriva qualche volta al –15% per poi recuperare.
-15%… non -51%
(torna a fare il calcolo su 10.000 euro e poi su 1 milione di euro, così ti rendi meglio conto che non stiamo parlando solo di un numero)
Apro una breve parentesi sull’Inflazione, che spesso non viene considerata in queste simulazioni perché è qualcosa che la mia generazione non ha vissuto per davvero, ma di recente ha rialzato la testa, ed ecco perché, in un modello, sarebbe meglio includerla per farsi un’idea più precisa dell’effetto che potrebbe avere.
Già, l’effetto… ecco qua (lo leggi in basso a destra, dove si ferma la linea azzurra) quale sarebbe oggi il valore di quei 10.000 euro che non avete voluto investire nel 1970 perché “investire è rischioso!”
Anche queste sono informazioni già presenti nella piattaforma Invest Studio, così come quelle sui Cambi e quelle sui Tassi – così puoi calcolare metriche come lo Sharpe Ratio usando il vero Risk Free rate di quel periodo storico e non fare la solita assunzione che è 0 o 1% o qualche altro numero sparato a casaccio.
Ma puoi anche usare queste informazioni per creare modelli che cambino l’allocazione del tuo portafoglio al verificarsi di certe condizioni sulle Curve dei Tassi oppure sul VIX (Risk ON / Risk OFF).
E qui puoi farlo in pochi secondi, con pochi click su questa piattaforma, senza commettere errori nel preparare questi dati o nella costruzione di modelli in Python o Mat Lab, che hai creato assemblando qualche script raccattato in giro, su cui non hai controllo (perché se provi a guardaci dentro, ti rendi subito conto che quello non sarà mai il tuo mestiere).
Se non l’hai ancora letto, dai un’occhiata a questo articolo dove abbiamo voluto darti il nostro punto di vista, se sia meglio imparare ad usare bene una piattaforma (comprendendo che cosa fa) oppure se non sia meglio imparare a programmarsi da soli tutte queste analisi in linguaggi come Python o Mat Lab: clicca qui per leggerlo (così magari potrai fare questa scelta con una maggiore consapevolezza su che mestiere vuoi fare davvero)
Se non conosci la composizione del portafoglio ALL SEASON puoi esaminarla qui sotto, osservando l’andamento di ognuna delle 5 asset class che lo compongono, e le percentuali di allocazione su cui convergere ad ogni ribilanciamento.
E qui vediamo, voce per voce, un confronto sulle singole metriche: un CAGR del 9% non è affatto male, anche se quell’11.8% realizzato dal Portafoglio 100% azionario è meglio, ma credo che basti scorrere la tabella nella sezione delle metriche dedicate all’analisi del Rischio per comprendere le differenze che ci sono. Nell’All Season l’Ulcer Index è la metà (!), il rapporto Net Profit su Max Drawdown passa da 8 a 19, lo Sharpe da 0.54 a 0.80.
Il grafico in basso a destra riassume, su diverse metriche, la situazione: migliore rendimento (area gialla) per il portafoglio azionario, ma miglior rapporto rendimento / rischio per l’All Season (area blu).
Qui puoi esaminare le performance del portafoglio All Season, mese per mese, negli ultimi 15 anni, e graficare anno per anno come sarebbe andato rispetto al benchmark (portafoglio azionario).
Qui invece puoi analizzare le correlazioni sull’intero periodo oppure su ogni singola annata, fra le asset class che compongono l’All Season, e confrontarne lo Sharpe Ratio (che è riflesso dalla pendenza di quelle rette colorate), oltre che ad analizzare l’andamento di ciascuna asset class normalizzato sulla sua Standard Deviation.
Come ci siamo arrivati qua?
Semplicemente facendo 1 click su uno dei pulsanti azzurri che ved ogni volta in alto su questi grafici (sono le diverse sezioni di cui si compone questo report su questo portafoglio).
Ed infine arriviamo all’analisi del miglior periodo di un anno, nei 15 anni presi in esame: questa volta andiamo indietro di qualche anno, dal 11/04/2014 al 11/04/2015, con un CAGR di +44.
Il peggior periodo di un anno, sarebbe stato invece quello dal 20/09/2012 al 20/09/2013, con un CAGR di -9.7%.
Stiamo dicendo che nel peggior periodo di 12 mesi degli ultimi 15 anni, avresti registrato una perdita di poco più del -9%… prima era del -39%!
Ho riportato la stessa analisi che avevo fatto per il Portafoglio 100% azionario, su una finestra di 5 anni, così da darti modo di effettuare tutti i confronti che vuoi…
In questo articolo trovi tanti ragionamenti che abbiamo fatto intorno ad un problema piuttosto semplice: è meglio un Portafoglio 100% Azionario o un’allocazione che includa altre Asset Class?
⚠️ Alcune delle assunzioni che abbiamo fatto, avrebbero richiesto parecchio lavoro per poterle implementare su Excel o su qualche altra soluzione che puoi esserti costruito su Python, Mat Lab o altri ambienti: dalla valorizzazione di ogni analisi nella Valuta che preferisci, al reinvestimento dei Profitti e dei Dividendi in maniera realistica, nel momento dell’effettiva disponibilità e in occasione del successivo ribilanciamento, valorizzando metriche come lo Sharpe Ratio al Risk Free Rate di quel periodo perché abbiamo a disposizione l’andamento dei tassi su diverse scadenze o serie storiche come quella del CPI (Inflazione).
Ma quello che hai visto (credimi) non è ancora nulla…
Perché non abbiamo realizzato la piattaforma Invest Studio per analizzare un lazy portfolio come l’All Season, ma per darti la possibilità di creare (e testare correttamente, con una logica di tipo walk forward) i TUOI Modelli Quantitativi di Investimento, partendo da modelli già esistenti (e ormai consolidarti in letteratura) che trovi dentro alla piattaforma e su cui puoi agire per combinarli e arrivare al TUO Portafoglio.
…a proposito: questo è il MIO (…è il portafoglio che sto seguendo, confrontato sullo stesso periodo con S&P500, ma con un modello di Risk ON / Risk OFF – qui è sempre tutto valorizzato in euro)
magari sei ancora fermo a pensare se quell’ETF è armonizzato…
Ti tolgo subito questo dubbio: ognuna di queste analisi è replicabile con ETF armonizzati (o Azioni sul mercato americano), che puoi negoziare con qualunque broker o banca italiana (…ma che non ti faccia pagare commissioni di 20€ a botta ogni volta che muovi 1000 € di azioni)
…ma puoi continuare a pensare che l’All Season sia il miglior portafoglio possibile: d’altronde, chi te l’ha spiegato, è in grado di fare le stesse analisi, giusto?
Se invece vuoi approfondire meglio come facciamo Quant Investing, puoi iniziare da queste 5 giornate di formazione del corso sui Portafogli Rotazionali e Modelli Quantitativi di Investimento, che è già disponibile, da subito: le registrazioni, le dispense e le slide, tutti i modelli (che ti abbiamo spiegato nel corso) ed ⚠️i nostri portafogli.
Dai un’occhiata al programma che trovi in questa pagina…
ATTENZIONE: se sei un utilizzatore di Invest Studio, alcune di queste funzionalità saranno rilasciate nei prossimi giorni (l’articolo è stato il nostro modo di presentartele in anteprima). Ogni analisi pubblicata in questo articolo è RISERVATA ed è proibito l’utilizzo, anche parziale, senza l’espressa autorizzazione dell’autore. Ogni violazione sarà perseguita.
C’è di più: il Libro…
Questo è soltanto un assaggio dei contenuto del mio nuovo libro: “Portafogli per l’Investitore”.
Tutte le analisi che ho pubblicato in queste pagine mostrano risultati già depurati della Componente FISCALE e dei Costi di Transazione: su alcuni modelli può arrivare a pesare quasi 5 punti di CAGR, quindi non puoi ignorarla quando effettui simulazioni e proiezioni (…ma ti rimando alla lettura del libri per maggiori dettagli)
Ho scritto questo libro per superare proprio questi modelli Statici di asset allocation e accompagnarti alla scoperta di Modelli Dinamici di Allocazione del tuo capitale. Hai mai sentito parlare di risk parity o di momentum?
Ti mostrerò quali sono i fattori sui quali puoi agire per generare un extra rendimento e come implementare portafogli rotazionali con l’impiego di Modelli di Selezione sul mercato azionario, obbligazionario e sulle commodities.
Ti insegnerò a neutralizzare il rischio di cambio e a controllare il rischio di mercato.
E ti guiderò nella costruzione di un Lifetime Plan, analizzando piani di accumulo e disinvestimento, mostrandoti come misurarne la sostenibilità e l’adeguatezza al raggiungimento dei tuoi obiettivi.
Il libro è stato scritto per un investitore europeo e qui non troverai le tipiche simulazioni valorizzate in dollari, perché “tanto cambia poco”: cambia eccome! Ogni modello è stato costruito su dati storici di diverse decine d’anni, depurati da survivorship bias, tenendo conto dei costi di transazione e della fiscalità.
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Questi ultimi anni hanno scardinato un pò di assunzioni su cui tanti investitori hanno costruito i propri portafogli: una tra tutte, la correlazione negativa tra Azionario e Obbligazionario degli ultimi 20 anni.
È tempo di iniziare a chiedersi se un approccio STATICO alle scelte di Asset Allocation, sia ancora una scelta corretta, o se non sia il caso di ripensare qualcuna di queste scelte e cambiare approccio alle Scelte di Investimento.
Costruire il proprio Portafoglio ⚠️ IN AUTONOMIA, si può fare…
Ma richiede qualche accorgimento in più che scegliere le 3 Asset Class di un Lazy Portfolio e ribilanciarle 4 volte all’anno (come ti hanno raccontato finora).
Vuoi scoprire quali vantaggi può offrirti l’impiego di Modelli DINAMICI nella costruzione di Portafoglio?
Vorresti iniziare a fare scelte di Investimento più CONSAPEVOLI, scoprendo che cosa funziona davvero, e SAPENDO CHE COSA FARE in ogni scenario futuro?
È di questo che abbiamo parlato nella giornata di formazione:
🎯Strategie per Investire, controllando il Rischio
È stata una bella maratona (dalle 9:30 alle 19:00, con oltre 350 slide) e se te la sei persa, seguendo questo link puoi ora acquistare la ⚠️ REGISTRAZIONE integrale di questa giornata di formazione, alle STESSE CONDIZIONI che abbiamo offerto ai partecipanti in sala.
Si, sto parlando di una riduzione del 🔥 70% di quella che era la quota di partecipazione a questo corso…
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Questi sono alcuni momenti della giornata: “Strategie per Investire controllando il Rischio”: abbiamo provato a raccontartela con qualche foto, ma stavolta ne valeva davvero la pena…
In questa giornata insieme, ti abbiamo mostrato Strategie DIVERSE da quelle che hai usato finora.
Strategie che si basano su Modelli DINAMICI di Selezione e di Allocazione del capitale sui diversi Asset su cui dedicare di investire.
Modelli di Selezione che ti indicheranno di posizionarti su un ETF sulle Commodities, se questa Asset Class sta salendo con una certa decisione (come nel 2022)
Modelli di Selezione che ti indicheranno su quale durata investire su Obbligazionario, spostandoti da scadenze Lunghe a Brevi, o su Obbligazioni Indicizzate all’Inflazione.
Al contrario di quello che vogliono farti credere, Investire NON significa prevedere il futuro, ma ascoltare il mercato.
Se in questo momento il mercato sembra premiare un investimento sulle scadenze brevi, un modello efficace non dovrà fare altro che assecondarlo. E quando sarà il momento di spostarsi sulle scadenze lunghe, sarà il modello a indicartelo, nel prossimo ribilanciamento di Portafoglio.
Modelli di Allocazione che adatteranno la tua esposizione su ognuna di queste Asset Class, e al verficarsi di certe condizioni cambieranno l’allocazione da Risk ON a Risk OFF (evitando di mantenere una posizione su Azionario se il mercato sta scendendo come è successo nella prima parte del 2022)
Questi sono alcuni dei contenuti che abbiamo approfondito in questa giornata di formazione:
✅ Perché un approccio sistematico alle scelte di Investimento
✅ Asset Allocation Statica: i Lazy Portfolios sono ancora una soluzione possibile?
✅ Il portafoglio 40-40-20 a confronto con gli altri Lazy Portfolios: esiste un Survivorship Bias?
✅ Oltre il rendimento: parliamo della sostenibilità di un investimento
✅ Perchè il ribilanciamento periodico è così importante
✅ Cosa si intende per Asset Allocation Dinamica (e perché NON significa fare market timing)
✅ Evitare il Selection Bias (con un approccio Walk Forward)
✅ Modelli Quantitativi di Selezione
✅ La gestione del Survivorship Bias
✅ Modelli Quantitativi di Allocazione
✅ Siamo Europei che investono in Dollari: Neutralizzazione o Gestione del Rischio di Cambio?
✅ La diversificazione geografica è utile?
✅ Bitcoin in portafoglio?
✅ La gestione del Rischio di mercato: come coprirsi?
✅ Strategie in Opzioni per controllare il Rischio di un Portafoglio
✅ Comprare Azioni “a sconto”
✅ Il ciclo di vita dell’investitore: Simulazione o Proiezione?
✅ Lifetime plan: meglio un P.I.C. o un P.A.C.?
✅ Singole Obbligazioni o ETF Obbligazionari ?
✅ Il ruolo delle Obbligazioni nella Pianificazione Finanziaria
E questa volta ho voluto raccogliere una sfida…
“Mi spieghi il Modello Dinamico più semplice che c’è, che mi faccia investire su un solo ETF, che sia replicabile senza nessuna piattaforma particolare, e che riesca a fare meglio di un ETF sul mercato Azionario USA?”
Ecco qua: nell’immagine qui sotto ho messo a confronto questo Modello (linea azzurra) con un ETF su S&P500 (linea grigia), dal 2008 ad oggi.
E scorrendo con lo sguardo nel pannello a destra (che riassume le metriche di questo Modello a confronto con il suo benchmark), vedrai che in questo periodo ha registrato un rendimento medio annuo composto (CAGR) del 14.4% contro un 11.7% di un investimento su un ETF dell’S&P 500… quasi 3 punti in più di CAGR: non sono pochi!
Cosi se ti stavi chiedendo che cosa ti porterai a casa da questa giornata, ci togliamo subito il pensiero nei primi minuti…
Da questa giornata potrai portarti a casa una montagna di idee su cui lavorare e tante indicazioni utili per migliorare i tuoi portafogli da investitore. È qui il vero valore di un corso come questo… ma se può servire a rompere ogni indugio, ora hai la garanzia che tornerai a casa da questa giornata con questo Modello da poter seguire fin da subito, senza avere bisogno di alcun strumento particolare, in completa AUTONOMIA.
E se hai letto il libro 📚 Portafogli per l’Investitore, abbiamo ripreso alcuni di questi portafogli per mostrarti come sono andati negli ultimi 2 anni.
… e tutto questo per appena 99 €
Se ti stai domandando perché abbiamo deciso di offrirti questa giornata di formazione a queste condizioni (…te la stiamo praticamente regalando), la risposta è che questo è il nostro modo di fare il primo passo.
Perché se ti piace quello che vedrai in queste 9 ore di corso, se ti piace questo approccio (sistematico) alle scelte di investimento, e se guardandoci davanti alla sala inizierai a pensare che siamo le persone giuste a cui affidare la tua formazione, allora questo sarà stato il nostro migliore investimento, perché siamo sicuri che vorrai proseguire in questo percorso di crescita insieme.
C’è chi preferisce investire in campagne sponsorizzate su Facebook, per catturare la tua attenzione… noi NON è così che vogliamo lavorare.
Preferiamo metterci in gioco in prima persona, IN SALA, e fare il primo passo, regalandoti contenuti di valore, perché è soltanto così che potrai renderti conto della differenza che c’è tra come lavoriamo in QTLab e gli altri…
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A presto!
Luca Giusti
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