Nel Trading con le Opzioni si sente spesso parlare di Volatilità , ma quanti tipi di Volatilità esistono nel trading e in quante maniere è possibile calcolarla e che differenze ci sono?
 volatilitĂ implicita opzioni,Â
In questo articolo cercherò di ragionare insieme a voi proprio sulle differenze che ci sono fra i diversi tipi di VolatilitĂ a cui solitamente nel Trading facciamo riferimento, e alle diverse maniere di calcolare questa grandezza, così importante nell’operativitĂ quotidiana.
 bande di bollinger opzioni,Â
Iniziamo con il dire che questo concetto (“VolatilitĂ ”) fa sempre riferimento alla variabilitĂ del sottostante, e distinguiamo:
indica quanto si è mosso (nel passato) il titolo; ogni piattaforma ha, fra i suoi indicatori, la Historical Volatility, il cui valore è legato unicamente al movimento passato del sottostante e non ha nulla a che fare con le Opzioni
indica di quanto si muoverà il titolo nel futuro (e chiaramente, a meno di non saper leggere il futuro, questa è una grandezza che posso solo pensare di stimare)
 strategie sul vix (trading the vix),Â
questa è una grandezza sempre associata al “mondo delle opzioni” ma in realtĂ quello che rappresenta è l’aspettativa degli operatori su quanto sarĂ la Futura VolatilitĂ del sottostante; quindi sempre una grandezza che fa riferimento ad una previsione sulla futura variabilitĂ del sottostante, ma che è ricavata osservando i prezzi delle opzioni che vengono scambiate (ricavandola, quindi, “implicitamente“, da tali prezzi), da qui il nome di VolatilitĂ implicita.
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La VolatilitĂ Implicita è una indicazione (in percentuale) derivata da una qualunque delle tante formule per il calcolo del valore teorico di una opzione. Alla Black & Scholes (ad esempio) non si chiede di restituirci il Valore Teorico di una Opzione, perchĂ© per farlo ci richiederebbe di imputare (fra le altre cose) la Futura VolatilitĂ che si verificherĂ sul sottostante… e dato che prevedere il futuro è qualcosa che lasciamo ai maghi (o ai modelli econometrici :-)) noi utilizziamo quella formula “al contrario”, dandogli in pasto il prezzo (bid o ask) che vedo scambiare sul mercato per quel contratto di Opzione, e ricavando così la “Futura VolatilitĂ ” che gli operatori che si stanno scambiando quei premi credono che si potrĂ verificare nel prossimo futuro.
 strategie sul vix (trading the vix),Â
…ma dato che non si tratta della Futura VolatilitĂ del sottostante, ma solo delle ASPETTATIVE sulla Futura VolatilitĂ del sottostante di questi operatori che si scambiano quel contratto di Opzione, allora gli diamo un nome diverso, che non lasci spazio a fraintendimenti, che è VolatilitĂ Implicita (“Implicita” perchĂ© è stata ricavata da questa formula per il calcolo del valore teorico di una Opzione e “Implicita” nei prezzi a cui quel contratto viene scambiato sul mercato in quel momento).
 strategie sul vix (trading the vix),Â
I premi delle opzioni che stai negoziando non sono quindi il riflesso di quanto si è mosso in passato quell’azione, ma delle aspettative degli operatori su quanto si muoverĂ nel prossimo futuro. L’operatore deve però effettuare una stima della futura volatilitĂ parte dall’analisi di quella storica, ricorrendo a modelli econometrici piĂą sofisticati per arrivare a determinare il premio della opzione.
 strategie sul vix (trading the vix),Â
La Volatilità Storica e la Volatilità Implicita possono essere graficate insieme per poter effettuare delle comparazioni partendo sempre dalla medesima assunzione, ovvero che le Volatilità sono Mean Reverting (significa che manifestano un carattere che fa sì che, dopo un movimento verso un livello estremo, tendano poi a rientrare verso la loro media).
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Qualcuno, oltre a confrontare la VolatilitĂ Storica e la VolatilitĂ Implicita nello stesso periodo, confronta anche, fra di loro, l’andamento delle diverse VolatilitĂ Storiche calcolate su diversi periodi e l’andamento delle diverse VolatilitĂ Implicite calcolate sulle diverse scadenze delle Opzioni.
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Il primo tipo di confronto restituisce indicazioni interessanti sull’alternanza di fasi di compressione ed espansione della volatilitĂ , utili per posizionarsi in breakout, mentre il secondo tipo di confronto mostra la presenza di Calendar Skew che rappresentano la base dell’operativitĂ Non Direzionale con i Calendar Spread.
 strategie sul vix (trading the vix),Â
Ma siamo sicuri che la VolatilitĂ Storica sia una misura della VolatilitĂ sufficientemente precisa?
Il più grande vantaggio della Volatilità Storica è la sua comparabilità con la Volatilità Implicita, dato che possono essere messe sullo stesso grafico, con la stessa scala, per effettuare facilmente dei confronti, ma il fatto di essere calcolata unicamente sulla CHIUSURA di ogni giornata non ci dice fino in fondo ciò che è successo.
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Esiste (fra gli altri) un indicatore molto utilizzato da chi scrive Trading System (perchĂ© permette di avere a disposizione una misura della volatilitĂ a cui condizionare alcuni dei parametri del sistema) e piĂą preciso della Historical Volatility che è l’Average True Range.
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Ideato da W.Wilder ha come base di calcolo il True Range; il true range è il valore maggiore tra le risultanti della misurazione di:
– prezzo max di oggi e min. di oggi
– chiusura ieri e max di oggi
– chiusura ieri e min di oggi
Il valore maggiore fra questi è il true range. Scopo del true range è quello di quantificare la volatilitĂ , cioè l’ampiezza delle oscillazioni del prezzo (se il true range è in aumento allora rilevo un aumento della volatilitĂ ; se in diminuzione allora rilevo una diminuzione della volatilitĂ ). Si osservi però come, accanto al valore della CHIUSURA, questo indicatore vada a considerare anche Massimi e Minimi quali misure dell’oscillazione dei prezzi decisamente piĂą puntuali del valore di chiusura.
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L’Average true Range altro non è che la media mobile del true range ed ha lo stesso scopo.
 volatilitĂ implicita opzioni,Â
Al centro del calcolo della VolatilitĂ Storica (così come alla base della stima della Futura VolatilitĂ incorporata nel calcolo della VolatilitĂ Implicita) c’è il concetto di Deviazione Standard, una misura statistica della variabilitĂ dei prezzi (ed anche in questo caso, tutte le piattaforme di analisi tecnica permettono di calcolarla).
 strategie sul vix (trading the vix),Â
A chi fa Trading Discrezionale verrĂ subito alla mente uno degli strumenti di Analisi Tecnica piĂą utilizzati: le Bande di Bollinger. Queste bande non sono altro che la proiezione di 2 Deviazioni Standard (calcolate su un certo periodo, diciamo gli ultimi 20 giorni) sopra e sotto una media mobile dei prezzi (anch’essa calcolata sullo stesso periodo di 20 giorni).
 volatilitĂ implicita opzioni,Â
Se i prezzi del sottostante fossero distribuiti secondo una nota distribuzione statistica detta “Normale” (la classica curva “a campana” o Gaussiana) allora queste Bande dovrebbero racchiudere il 95% dei prezzi del sottostante… uso il condizionale perchĂ©, in realtĂ , non sono i prezzi del sottostante ad essere distribuiti secondo una “Normale” MA le variazioni dei prezzi del sottostante, ma nella pratica quotidiana, diciamo che la modalitĂ tradizionale di calcolo impiegata dalle piattaforme (perchĂ© quella codificata originariamente da John Bollinger) può darci comunque una stima adeguata del range di variazione del prezzo che potrei aspettarmi in assenza di notizie catalizzatrici (lo stesso Bollinger, nel suo libro, stima empiricamente come le bande contengano non il 95% dei prezzi ma “solo” l’89%).
 strategie sul vix (trading the vix),Â
Come dicevo poc’anzi, il piĂą grande vantaggio della VolatilitĂ Storica è la sua comparabilitĂ con la VolatilitĂ Implicita, dato che possono essere messe sullo stesso grafico, con la stessa scala, per effettuare facilmente dei confronti. Dobbiamo però tenere a mente che una è calcolata sul movimento del recente passato e l’altra sulle aspettative di movimento del prossimo futuro.
 volatilitĂ implicita opzioni,Â
Vediamo allora come poter confrontare VolatilitĂ Storica e la VolatilitĂ Implicita per arrivare a capire se esiste una tendenza da parte degli operatori a sovrastimare o a sottostimare la Futura VolatilitĂ del sottostante nel premio delle Opzioni di un certo sottostante, nello strumento che vado a presentarti in questo video.
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[CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO]
Come ho giĂ scritto, questo indicatore non ha ricadute “operative” di market timing, ma serve solo a comprendere come le Opzioni vadano VENDUTE nella maggior parte del tempo. Se prendete tanti altri titoli, vi accorgerete della prevalenza delle aree verdi rispetto a quelle rosse, ma la vendita può esporre ad un rischio di rovina (se non controllata adeguatamente) quando sul mercato si abbattono tempeste come quella dell’autunno del 2008.
 strategie sul vix (trading the vix),Â
Ecco perché, a parte vendere qualche PUT quando il mercato presenta condizioni ideali per questo tipo di operatività , per poter vendere con sistematicità opzioni sul mercato è necessario operare in spread, combinando opzioni in acquisto ed in vendita, come Calendar Spread o Iron Condor, dove la focalizzazione resta sempre su ciò che vendiamo e sul decadimento temporale.
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Puoi approfondire meglio queste operativitĂ (tradotte in protocolli meccanici) in questi corsi:
Buon Trading!
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